Sole e caldo: amici o nemici delle nostre gambe?

FILIERA CONTROLLATA

Innovazione

PROCESSI GARANTITI

Tecnologia

QUALITÀ CERTIFICATA

Investimenti

Sole e caldo: amici o nemici delle nostre gambe?

L’estate è ormai esplosa e molti hanno già pensato di spostarsi a mare o in montagna per sfuggire al caldo torrido della città. In entrambi i casi, le nostre gambe diventano protagoniste indiscusse della bella stagione, anche se messe a dura prova da sole e caldo. Quali sono i rischi che le nostre gambe corrono e soprattutto quali i consigli per contrastarli?

Il caldo e l’esposizione diretta ai raggi solari possono provocare degli spiacevoli disturbi soprattutto agli arti inferiori come senso di pesantezza, gonfiore, formicolio e prurito alle caviglie e alle gambe fino ad esacerbare una condizione, che va al di là della classica problematica stagionale, chiamata insufficienza venosa1. Quest’ultima è caratterizzata dalla presenza di segni e sintomi dovuti a una cattiva circolazione del sangue di cui crampi notturni, dolore lungo la superficie interna della coscia, vene varicose possono essere segnali importanti.

L’elevata temperatura altera il normale flusso sanguigno nelle vene, che risulta rallentato, con conseguente ristagno del sangue nelle gambe e dilatazione delle vene. Non si tratta solo di un problema estetico ma di una vera e propria patologia a carico del sistema circolatorio che può essere prevenuta, agendo su alcuni fattori di rischio modificabili2.

Per ridurre il rischio di incorrere nei classici disturbi circolatori “stagionali” basta adottare qualche piccolo accorgimento. Ecco quelli indispensabili:

  • evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata o ad altre fonti dirette di calore, soprattutto se già si soffre di fragilità capillare. È importante rinfrescare spesso le gambe un bel getto d'acqua fredda sotto la doccia, oppure immergendole in una vasca con un po' di ghiaccio per qualche minuto. Il freddo è un vasocostrittore, ossia restringe i vasi sanguigni riattivando la circolazione.
  • mantenere il proprio peso forma puntando un’alimentazione ricca di frutta e verdura (quella di stagione è ricca di antiossidanti preziosi per le nostre gambe) evitando, quanto possibile, cibi salati e raffinati che contribuiscono a creare ritenzione idrica e peggiorare la sensazione di pesantezza alle gambe.
  • camminare, magari sulla sabbia in riva al mare3 oppure lungo un fresco sentiero di montagna, per almeno 30 minuti al giorno. Ci permetterà di “dare una spinta” al nostro sangue e a riattivare la circolazione.
  • scegliere i giusti rimedi per aiutare il ritorno venoso e alleviare il senso pesantezza alle gambe. Tra i più efficaci per contrastare i disturbi “stagionali” delle gambe ci sono quelli a base di vite rossa come Venorest®, integratore alimentare a base di vite rossa, equiseto e vitamina C. Grazie alla presenza dei suoi componenti Venorest®, aiuta ad alleviare la sensazione di gambe pesanti, a drenare i liquidi in eccesso riducendo il gonfiore, e a rafforzare le pareti delle vene. Durante la fase acuta di fastidio, caratterizzato da arrossamenti e prurito, per un sollievo immediato, il nostro consiglio è quello di massaggiare le gambe con Venorest®Gel con movimenti dal basso verso l’alto, la sera prima di andare a letto. E per un rapido effetto refrigerante e tonificante in qualsiasi momento della giornata, applicate Venorest®Spray. Venorest®Gel e Venorest®Spray possiedono entrambi il complesso brevettato R-E con resveratrolo ad azione antiossidante4, leniscono efficacemente il disagio delle gambe pesanti e affaticate. In caso di problematiche più rilevanti come la comparsa di dolore alle gambe e di vene varicose è importante rivolgersi al proprio medico curante o al proprio farmacista i quali sapranno consigliarvi la terapia più adatta. Un esempio è quella ad azione “vasoattiva” come la diosmina.

È quindi fondamentale prendersi cura delle proprie gambe, soprattutto d’estate, per ridurre gli effetti dannosi che le elevate temperature esercitano sulla circolazione venosa, rallentandola e acuendo tutti i disturbi connessi con l’insufficienza venosa.

Fonti

1. Kakkos SK et al. Conservative Treatment, Medical/Drug Therapies. In: Labropoulos N and Stansby G Eds. Venous and Lymphatic Diseases. New York, NY: Taylor and Francis Group; 2006:257-275.

2. Criqui M.H. et al. Risk Factors for Chronic Venous Disease: the San Diego Population Study. J Vasc Surg. 2007 Aug; 46(2): 331–337.

3. Dionidream. Perché camminare sulla sabbia è la grande medicina.

4. Brevetto Difass International.